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Pignoramento stipendio

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Avatar di Marco Benetti
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(@ben89)
New Member
Registrato: 4 anni fa

Buona sera a tutti sono molto preoccupata per la mia situazione in busta paga.

Ho una cessione volontaria di 300€ e una delega sempre volontaria di 200 € anni fa firmati per un prestito con unicredit per il mio ex di 14000 euro cosa che poi trovandomi sola con una figlia a carico piccola non riuscii più a pagare.

Le mie domande sono:

  1. QUANTO SARA LA SOMMA MASSIMA PIGNORABILE SULLO STIPENDIO?
  2. TENGONO CONTO DELLA CESSIONE E DELLA DELEGA VOLONTARIA E CHE HO DUE FIGLI PICCOLI?

Se mi dovessero togliere un quinto e quindi 360 euro togliendo anche cessione e delega arriverei a percepire 860 euro.

Al momento sono in maternità facoltativa.

Possono in caso di naspi pignorarla?

Possono pignorare lo stipendio su un contratto a termine o solo indeterminato?

Io oltre alla macchina del 2009 non ho altro intestato a me.

Grazie in anticipo per la risposta

1 risposta
Marco Benetti
Post: 1661
Admin
(@marco-benetti)
Noble Member
Registrato: 4 anni fa

Ciao Ben89,
hai chiesto parecchie cose e quindi ti rispondo per punti:
- le regole per il pignoramento prevedono che la rata massima sia pari al 20% dello stipendio netto e che il totale addebitato non possa superare, in coesistenza con cessione e delega, il 50% dello stesso (al netto di ogni componente variabile di reddito).
Nel tuo caso, se ipotizziamo che 300€ sia il tuo quinto massimo allora vuol dire che il tuo stipendio di base è 1.500€ e che quindi il massimo addebitabile è di 750€. Poiché hai già rate per 500€ totali, il massimo pignorabile risulta di 250€ ;
- il giudice che stabilisce i termini del pignoramento ha questo limite massimo ma tiene conto anche della situazione familiare: se nella tua famiglia non ci sono altri redditi puoi ben sperare che la rata venga fissata per un ammontare minore. Se vuoi approfondire le regole per il pignoramento leggi qui. Ti consiglio, comunque, di farti assistere da un Avvocato;
- se sei in maternità facoltativa a stipendio ridotto la tua azienda ha l'obbligo di ricalcolare le rate per farle rientrare nel 20% del nuovo stipendio (art. 34 DPR.180 1950). Insisti perché lo facciano;
- la Naspi non è pignorabile e sulla stessa non possono essere addebitate nemmeno le rate volontarie. In caso di Naspi, paradossalmente, arriveresti a percepire un reddito superiore a quello attuale;
- lo stipendio a termine è invece pignorabile. Nel caso tu cambiassi lavoro, i tre contratti (cessione, delega e pignoramento) verrebbero rinotificati al nuovo datore di lavoro, anche se si tratta di un rapporto di lavoro a tempo determinato;
- l'ultima domanda è lasciata inespressa: "che altro mi può succedere?". In realtà nulla. Le massime conseguenze di un debito lasciato insoluto a lungo sono (a parte le varie segnalazioni nei SIC) proprio il pignoramento dello stipendio nei limiti massimi del 20%.
Altri guai non ne avrai e nessuno verrà a toccarti la macchina o i mobili.

Spero di aver risposto alle tue domande in maniera esauriente.

Prima di chiudere, però, vorrei invitarti a leggere con attenzione questo mio post del Blog. La tua, infatti, mi appare come una classica situazione di sovraindebitamento originata da fattori imprevedibili (la separazione dal tuo ex, la nascita dei figli ecc.) e non da comportamenti irresponsabili o dolosi.

Come tale potresti trovare una soluzione definitiva nella nuova legge "salva suicidi" che pare funzioni piuttosto bene.

Ciao, ti ringrazio per le domande interessanti. Rimango a disposizione per maggiori informazioni.

Marco

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