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Cessione decennale rinnovata prima dei 2/5

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Avatar di Marco Benetti
Post: 1
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(@emmecappa)
New Member
Registrato: 7 anni fa

Salve sono nuovo sul forum. Nel 2008 ho contratto una cessione del quinto a 120 rate; tale cessione è stata rinnovata a distanza di 10 mesi sempre con una cessione decennale. Vorrei sapere se è stato commesso un illecito da parte della finanziaria e in caso affermativo se posso chiedere un risarcimento. Grazie in anticipo.

4 risposte
Marco Benetti
Post: 1661
Admin
(@marco-benetti)
Noble Member
Registrato: 4 anni fa

Ciao Emmecappa, la materia dei rinnovi ante-termine è estremamente confusa. Il motivo è che si tratta di una legge vecchia di quasi 70 anni e nata per esigenze di quel periodo e che non sono più attuali. Ti basti sapere che il motivo per cui viene richiesto, ancor oggi, il pagamento del 40% delle rate è legato al fatto che al tempo le Cessioni erano prestiti a tassi sovvenzionati dallo Stato e quindi veniva richiesto un periodo minimo di ammortamento prima della concessione di un nuovo sovvenzionamento.

Alla luce della situazione attuale posso dirti questo:
- se il rinnovo di cui parli era di una delega allora non vi è stato alcun illecito perchè - teoricamente - la limitazione del 40% riguarda solo le Cessioni (anche se poi tutte le banche applicano prudenzialmente la regola anche alle Deleghe);
- se il rinnovo riguarda una Cessione allora posso confermarti che si tratta di un illecito visto che la legge esiste, pur obsoleta. In quest'ultimo caso, se pensi di aver subito un danno, devi rivolgerti a un legale. Io non lo farei: spenderesti un mucchio di soldi senza aver alcuna certezza di un risultato positivo.

Ciao, Marco

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Avatar di Marco Benetti
Post: 4
(@nicola-mercatali)
New Member
Registrato: 7 anni fa

Buonasera a tutti, Amministratore (Marco) e membro (Emmecappa), scrivo per ricordare che i criteri di indennizzo risarcitorio sono stati enucleati dal Collegio di Coordinamento ABF (dec. 5762 del 17 giugno 2016) rinviando ad una sentenza della Corte d'Appello di Milano ed anche ad una più generica e cristallina statuizione della Corte di Cassazione.
In passato il Collegio ABF di Roma andò a connettere all'illecito in questione, considerandolo una nullità per violazione di norme imperative di legge, la sanzione della gratuità del mutuo (quindi, come nel caso di usura, tutto indietro tranne il capitale!!!).
Oggi le cose sono cambiate in senso obiettivo verso la soluzione davvero corretta anche se meno favorevole al consumatore, che somiglia un po' al caso del contratto d'affitto non registrato (nessun canone finchè non viene registrato alla Agenzia elle Entrate): la stipula è valida ma il contratto è riportato nell'alveo di liceità delle norme imperative, e dunque è come se non fosse esistito per il periodo ulteriore che doveva essere atteso. Dunque, in sostanza, tutti i costi soggetti a maturazione (N.B. non i costi fissi) relativi a quello scarto di attesa elusa vanno dati indietro.
Questioni importanti riguardano comunque la prescrizione e l'individuazione del tempo dell'illecito (per comprendere se è attivabile la procedura ABF), per cui meglio sentire un legale, valutando i costi e i pareri resi.
Spero di essere utile in termini di ausilio concreto, saluto tutti!
Nicola

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Marco Benetti
Post: 1661
Admin
(@marco-benetti)
Noble Member
Registrato: 4 anni fa

Ciao Nicola,
grazie per il tuo intervento. Credo però di interpretare il sentimento di tutti se ti chiedo di utilizzare una scrittura più comprensibile a tutti, anche ai non addetti ai lavori.

In parole povere, cioè, è possibile proporre ricorso all'ABF nel caso il prestito sia stato rinnovato prima del pagamento del 40% del piano di ammortamento?

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Avatar di Marco Benetti
Post: 3
(@cappelaro)
New Member
Registrato: 7 anni fa

Ciao a tutti!
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