Il contratto Futuro

Il caso di estinzione anticipata

COME ESTINGUERE ANTICIPATAMENTE CON UN CONTRATTO BANCA FUTURO


Come per tutti i contratti di cessione del quinto o di delega, il costo complessivo del prestito Futuro Spa è la risultante della somma di costi differenti. Per giudicare se un contratto è stato redatto correttamente e quindi può essere estinto anticipatamente senza eccessive penali occorre verificar quali spese accessorie vengono rimborsate e quali no.

Esaminiamo subito quale percentuale di queste spese, nel contratto di cessione del quinto di Futuro SpA, viene rimborsata al cliente in caso di estinzione anticipata del prestito:

  1. Gli interessi. Sono indicati dal tasso TAN e rappresentano il ricavo principale della Banca Erogante (Futuro). In caso di estinzione anticipata gli interessi dovuti sulle rate residue vengono rimborsati interamente al cliente. Per questo motivo sono preferibili i contratti in cui la differenza tra TAN e TAEG è ridotta.
  2. Le Commissioni Accessorie.In caso di estinzione anticipata non vengono rimborsate al cliente. Nel contratto Futuro rappresentano le provvigioni pagate all’Agente o al Mediatore.
  3. Le spese fisse contrattuali. Sono spese di istruttoria che per la loro natura non vengono rimborsate al cliente.
  4. Imposte e tasse. Si tratta di un importo modesto (circa 15€). Non viene rimborsata al cliente perché versata direttamente allo Stato.

Salta subito all’occhio che nel contratto Futuro non compaiono spese per le coperture assicurative rischio Impiego e rischio Vita che pure sono obbligatorie per Legge.

Il motivo è che Futuro sostiene in proprio il costo delle due coperture e ricomprende tale costo all’interno del TAN.

Per questo motivo in caso di estinzione anticipata il debitore non ha la possibilità di chiedere il rimborso del premio assicurativo sulle rate non ancora scadute.



Un caso reale

Il cliente ha ricevuto un prestito Futuro contro Cessione del Quinto con rata di 408,00 € per 120 mesi (10 anni) e con un montante di 48.960,00 €.
Il TAN del prestito, che rappresenta gli interessi, è del 7,61% mentre il TAEG è del 10,09%.

Come sempre la differenza tra TAN e TAEG è dovuta interamente alle spese accessorie. Il finanziamento netto è di 31.248,27€.

Ipotizziamo che il debitore decida di estinguere anticipatamente il prestito dopo aver pagato 48 rate, quindi quando mancano ancora 72 rate da pagare. Il montante ancora dovuto è di 408,00€ x 72 = €29.376,00.

Nella tabella che segue, nella colonna di sinistra vengono indicati i costi complessivi previsti dal contratto e nella colonna di destra la parte di costi che viene ristorata (rimborsata) al cliente nel contratto Futuro. Le rate residue, ricordo, sono 72 su 120.

CostiAmmontare tot €Importo ristorato €
Interessi14.767,735.857,60
Commissioni accessorie2.448,000,00
Spese fisse contrattuali0,000,00
Polizza vita432,000,00
Polizza impiego0,000,00
Imposte e tasse16,000,00
Totale costi14.796,375.857,60

Conclusioni: occhio alle provvigioni dell’Agente!

I contratti di Cessione del Quinto normalmente prevedono un tasso di interesse TAN molto basso a cui però si aggiunge una serie di costi tra i quali compaiono commissioni, provvigioni, spese di istruttoria e premi assicurativi. Il risultato è una “forbice” solitamente molto ampia tra il tasso TAN e il tasso TAEG del prestito.

Ogni contratto prevede poi delle percentuali diverse di rimborso di tali spese al momento dell’estinzione anticipata. Alcune spese vengono rimborsate in proporzione, altre non vengono rimborsate ed altre, infine, vengono rimborsate solo in parte.

Futuro ha fatto una scelta diversa e coraggiosa: ha incluso quasi tutte le proprie spese nel TAN del prestito che quindi appare più alto della media del mercato (nel nostro esempio il 7,61% contro una media del mercato di 5,50%). Questo garantisce al cliente un trattamento di favore in caso di estinzione anticipata perché gli interessi TAN vengono interamente scontati dalle rate non ancora scadute.

Per contro Futuro ha deciso di non rimborsare le altre spese del prestito tra cui le più rilevanti sono le Commissioni Accessorie che rappresentano le provvigioni dell’Agente in Attività Finanziaria o del Mediatore Creditizio.

La conclusione è che la convenienza o meno del contratto Futuro in caso di estinzione anticipata dipende in larga parte dall’ammontare delle provvigioni di vendita.

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