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Certificato cessione del quinto problematica

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Avatar di Marco Benetti
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(@davide3d)
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Registrato: 4 anni fa

Buongiorno a tutti,

ho il seguente problema che mi sta facendo perdere il sonno.

Ho il mio TFR interamente accantonato su Fondo Cometa (sono aderente dal 2007) con una piccola parte rimasto in azienda e ho una cessione del quinto in corso (dal 2016).

Per necessità personali ho richiesto al fondo Cometa il massimale per richieste generiche, che ammonta al 30% del totale accantonato.

Posto che il TFR è superiore alla parte a garanzia della cessione, ho inoltrato la domanda. Tra i documenti richiesti c'è la lettera liberatoria da parte della finanziaria(Banca Santander).

Per ottenere questa, Santander mi richiede un documento rilasciato dalla mia azienda (STmicroelectronics) che attesti che ho la cessione del quinto in corso (!) e l'ammontare del TFR rimasto in azienda (facilmente deducibile dalla mia busta paga).

E qui nasce il mio problema, la mia azienda dice che non è tenuta a rilasciare questo documento.

RIBADISCO però che entrambi i dati (rata mensile cessione quinto e tfr accantonato in azienda) sono facilmente reperibili in busta paga.

Tutti i restanti documenti non sono un problema ma questo si.

Mi devo rassegnare? Ho tutti i requisiti per richiedere un anticipo al fondo Cometa, possibile che la mia azienda possa lavarsene le mani e di fatto io non possa avvalermi dei miei soldi??!!!

Grazie mille a chi vorrà aiutarmi

3 risposte
Marco Benetti
Post: 1662
Admin
(@marco-benetti)
Noble Member
Registrato: 4 anni fa

Buongiorno Davide,
quando si richiede un anticipo sul TFR per la parte eccedente il debito residuo di una cessione, occorre allegare alla domanda idonea documentazione che attesti l'ammontare aggiornato del TFR accantonato.

Nel tuo caso occorre certificare il TFR accantonato in azienda e quello accantonato in Cometa.

Per quest'ultimo il problema non si pone, perché è sufficiente la stampata video del sito Cometa riportante la valorizzazione della tua posizione. Facilissimo.

Per il TFR in azienda la faccenda può complicarsi perché occorre, a volte, fare i conti con la burocrazia interna che ha la sua ragione d'essere nel rendere complicato un problema semplice.

Ti suggerisco di aggirare il problema burocrazia e di insistere con Santander. Fornisci loro l'ultimo CUD ricevuto (che riporta il TFR a fine 2019) e copia di tutte le buste paga ricevute nel 2020.

In questa maniera non dovrebbero porti ulteriori problemi perché potrebbero controllare che il TFR riportato sull'ultima busta paga corrisponde a quello di fine 2019 addizionato di tutti gli accantonamenti mensili. Inoltre potrebbero verificare l'addebito delle rate di cessione sulla busta.

Abbiamo dedicato una pagina a questo argomento che nei prossimi giorni verrà ampliata e arricchita.

Ti segnalo, inoltre, che non sarebbe nemmeno necessario ricevere l'autorizzazione di Santander perché l'ABF ha dichiarato vessatorio (e quindi nullo) il vincolo sul TFR eccedente il debito residuo. Ma ti capisco: vai a farlo capire a quei fenomeni dell'ufficio stipendi...

Tienici informati sugli sviluppi.

Marco

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Avatar di Marco Benetti
Post: 2
Topic starter
(@davide3d)
New Member
Registrato: 4 anni fa

Salve,

a distanza di un mese, la situazione è la seguente: la mia azienda non è assolutamente intenzionata a rilasciare nè conteggi nè "dichiarazione" di nessun genere (mi è stato detto dall'ufficio del personale che questa sorta di dichiarazione richiesta da Santander, non è un documento ufficiale e che non rientra tra i documenti che le aziende sono obbligati a rilasciare).

Dal lato Santander mi è stato detto che senza questa dichiarazione, loro non possono rilasciare nessuna liberatoria, ergo il Fondo Cometa non può procedere con lo sblocco.

Per cui, ricapitolando, mi trovo con i MIEI soldi accantonati senza poterli avere (al netto ovviamente del capitale a garanzia).

Adesso la mia domanda è:posso muovermi tramite avvocato nei confronti di Santander?

Grazie mille.

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Marco Benetti
Post: 1662
Admin
(@marco-benetti)
Noble Member
Registrato: 4 anni fa

Se hai fatto le cose per bene, ci potrebbe essere una soluzione più semplice: presentare un reclamo all'Arbitro Bancario Finanziario ABF. Non costa quasi nulla, non richiede l'assistenza di un avvocato e la risposta positiva sarebbe quasi scontata.

Devi però aver fatto le cose per bene:
1) devi aver presentato la tua richiesta a Santander corredata di idonea documentazione (doc. personali, posizione aggiornata sul Fondo, CUD + tutte le buste paga dell'anno), così come indicato nella mia precedente risposta;
2) devi aver ricevuto una risposta di Santander che afferma che tutto questo non basta;
3) devi aver fatto tutto per posta raccomandata o per PEC.

Se hai fatto così e quindi tutta la corrispondenza intercorsa è documentabile, allora puoi scaricare il modulo per il reclamo dal sito ABF e puoi presentare la tua richiesta (con copia a Santander stessa).

Dovrai solo pagare 20€ per il servizio. Se la tua domanda verrà accolta (come credo), l'ABF obbligherà Santander a rilasciare prontamente la liberatoria.

Su questa pagina trovi le informazioni che ti servono su come presentare il ricorso.

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