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commissioni e spese su quinto

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Avatar di Marco Benetti
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(@sulliavn)
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Registrato: 15 anni fa

allora andiamo sullo specifico.
alla voce dei compensi di intermediazione il contratto deve tassativamente esprimere la seguente dicitura: tot Euro dovute a "XXXX" (che di norma non è la società a cui vi siete rivolti voi) per le attività di 1) istruttoria del prestito...ecc 2) verifica ed incasso delle quote ecc... 3) gestione dei rapporti con le compagnie assicurative ecc... ED ALLA SOCIETA' "YYYY" in qualità di agente/mediatore a cui il Mutuatario ha DISCREZIONALMENTE deciso di rivolgersi.
E' normale che sia così raffaele. Non trovi le 2 società solo se quella a cui ti rivolgi eroga direttamente. Ma, ovviamente, erogare direttamente significa essere banca vera e propria, significa avere una forza economica che solo 2/3 società in Italia hanno.
Questo non significa aumentare i costi, o dimezzarli, ma che la provvigione che vedi scritta di norma si divide, fra le due società.
Banca d'Italia con le riforme sta cercando (e ci sta riuscendo per fortuna) di eliminare il numero di intermediari che entrano nella pratica, perchè, ovviamente, le persone che lavorano si pagano, e passare di mano in mano una pratica aumenta i costi.
Ti ripeto, fra il resto, che la provvigione che viene stornata ad un collaboratore sulla tua pratica ad esempio al 6% va dai 40 euro ai 250, difficilmente di più, direi quasi impossibile di più.
La media provvigionale di quasi tutte le società è difficile che superi il 5,5 %. E' fisiologico, è il mercato che ti impedisce di avere medie oltre il 6,5%. Puoi anche fare una pratica al 10 %, ma se ne accosti 3 al 3%, la media è meno del 5,5%.
La media serve solo per calcolare il conto economico di una società, ma non ci dice, il reale introito, per singola pratica, della detta società.
Tieni presente che se la media fosse del 3,5% o 4%, sarebbe impossibile fare questo lavoro perchè i costi uccidono le società le quali hanno da pagare impiegati, uffici, cancelleria, imposte, annessi e connessi che rendono impossibile il lavorare al di sotto di certe medie.
Spero di essere stato chiaro.

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Marco Benetti
Post: 1662
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(@marco-benetti)
Noble Member
Registrato: 4 anni fa

Sulliavn, non capisco cosa intendi dire quando affermi che della provvigione complessiva a te restano sì e no 90€ . E il resto?

Mi viene da pensare che anche tu fai parte di una lunga filiera. Ti sei mai chiesto se sia davvero necessario?

Marco

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Avatar di Marco Benetti
Post: 23
(@sulliavn)
Eminent Member
Registrato: 15 anni fa

nel senso che io sono agente in attività finanziaria e responsabile di una regione, e la provvigione che spetta al sottoscritto è in percentuale sulle commissioni, che spettano alla società. Fortunatamente, il nostro gruppo è fra i più solidi in italia e, nonostante le provvigioni non siano altissime, (per gli agenti), il lavoro non manca e gli strumenti a nostra disposizione sono molteplici.
La provvigione è della società, che paga i consulenti che lavorano per loro, come penso sia normale che succeda in tutte le parti del mondo....
perchè tu come li paghi i tuoi agenti ???

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Marco Benetti
Post: 1662
Admin
(@marco-benetti)
Noble Member
Registrato: 4 anni fa

Ok, non volevo criticare e se ho dato questa impressione mi scuso.

Secondo me non è importante quanti soggetti entrano nel gioco. L'importante, però, è che ciascuno di loro abbia un ruolo e che quindi alla fine la filiera sia efficiente (l'agente procura il cliente e tu coordini il lavoro degli agenti della regione).

Moltissime volte ho visto invece pratiche che passavano di mano in mano senza che vi fosse un valore aggiunto a ogni passaggio (il segnalatore porta il cliente in un'agenzia. Questa indirizza la pratica a un'agenzia più grande la quale magari la passa a un'altra ecc.). Una filiera così non è una filiera efficiente ma è solo una filiera parassitaria. Chi paga, alla fine, è il cliente in termini di tempi, di scarsa trasparenza e soprattutto di costi.

Per rispondere alla tua domanda ti dirò che io non ho agenti. Le mie pratiche vengono lavorate a distanza. Ho fatto questa scelta alcuni anni fa per un paio di ragioni:
1) per la scarsa professionalità (media) degli operatori del settore. Avere una rete di agenti mi avrebbe obbligato ad affidare le mie pratiche in mano a gente di cui non potevo fidarmi completamente;
2) per evitare di allungare la famosa filiera.

Ciao,
Marco

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Avatar di Marco Benetti
Post: 23
(@sulliavn)
Eminent Member
Registrato: 15 anni fa

marco, nessuna critica, non si intuisce il tono dalle parole....

Penso sia normale che una società, (non facciamo nomi, ma sono circa 5-6 quelle più grosse a livello nazionale, presenti sul territorio con quasi un ufficio per provincia) abbia del personale (agenti / mediatori) che svolgono il lavoro di procacciatori e per questo viene riconosciuta una provvigione.
E' normale che sia una percentuale sulle commissione percepite dalla società, così come è normale che sia inferiore (anche di molto) rispetto a quello che incamera l'azienda.
L'azienda deve pagare ufficio, telefono, computer, internet, call center, impiegate, carta, luce, acqua, gas, problemi tecnici....ecc....(come ben sai!!)

...la Filiera non si allunga...se il compenso della società è 100, tu guadagni 100. Se l'agente ti procura la pratica, il compenso della società è sempre 100, ma il guadagno magari è 80 perchè 20 lo liquidi all'agente.
Questi costi non ricadono sul cliente. Sul cliente al massimo ricadono i compensi dei mediatori e dei segnalatori, ma non degli agenti che lavorano per la tua stessa società che hanno il mandato in esclusiva...

Ciao!

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