Prestiti Finalizzati: cosa sono, quando convengono

I prestiti finalizzati sono sempre convenienti?

Guida al prestito finalizzato

Per prestito finalizzato si intende un finanziamento personale il cui importo è destinato in via esclusiva all’acquisto di un determinato bene come l’ acquisto di un’automobile, viaggi, arredamento, elettrodomestici, spese mediche e via discorrendo.

L’assegno di erogazione del finanziamento è quindi intestato direttamente al venditore del bene che deve essere convenzionato con la Società Finanziaria.

A volte viene posta ipoteca sul bene acquistato per cui, in caso di insolvenza, l’Istituto Erogante può rivalersi sullo stesso.

È molto importante notare che sono spesso prestiti con rientro in pochi anni e quindi con rata elevata. Questo può comportare il forte rischio di accumulo di rate sul breve termine (sovraindebitamento, leggi la nostra pagina sul consolidamento dei debiti).

L’offerta di prestiti finalizzati è oggi vastissima perché serve a “pompare” le vendite.

Il prestito non finalizzato, al contrario, prevede l’erogazione di una somma il cui utilizzo è lasciato alla discrezionalità del cliente. Tale somma potrà quindi essere destinata ai più svariati scopi.



I vantaggi e gli svantaggi del prestito finalizzato

I vantaggi del prestito finalizzato sono legati essenzialmente alla semplicità e rapidità della pratica. Questa viene svolta direttamente nel punto vendita e ha tempi di risposta davvero rapidi, sopratutto nel caso di importi modesti. Anche i tassi di interesse applicati sono generalmente abbastanza convenienti per arrivare, in alcuni casi, alle promozioni a “tasso zero”.

Nella valutazione se ricorrere a un prestito finalizzato o un prestito non finalizzato bisognerà però tenere conto di 4 importanti inconvenienti:

  1. Limitazione di scopo: il primo difetto è nella natura stessa del prodotto: il prestito finalizzato serve esclusivamente all’acquisto di un determinato bene. Non si potrà quindi fare il ragionamento “mi faccio dare 15.000€ di cui 10.000€ li utilizzo per l’arredamento nuovo e gli altri per ristrutturare il bagno”
  2. Limitazione di scelta: utilizzare un prestito finalizzato può limitare fortemente le possibilità di scelta. Questo accade ad esempio quando si acquista un modello di auto piuttosto che un altro perché la scelta è influenzata dal finanziamento proposto dal concessionario. Oppure quando si deve decidere se acquistare un’auto nuova o usata: quest’ultima pur rappresentando spesso la soluzione più conveniente non viene scelta perché più difficilmente viene finanziata
  3. Costi “occulti”: il prestito finalizzato, sopratutto se a “tasso zero” ha quasi sempre un costo occulto rappresentato dal mancato sconto praticato dal venditore che si copre così, almeno in parte, il costo della promozione. È prassi comune che acquistando un’automobile il concessionario pratichi uno sconto del 5-10% sul listino. Questo solitamente non avviene in caso di promozioni a tasso zero o agevolato
  4. Incertezza sull’approvazione: il prestito finalizzato rientra nella categoria dei prestiti fiduciari ed è quindi soggetto a procedura di valutazione dell’affidabilità finanziaria e del grado di indebitamento del richiedente. Questo può comportare il rifiuto del finanziamento oppure la richiesta di garanzia aggiuntive (tipicamente la firma di familiari).


Cessione del quinto: la soluzione che cercavi

La cessione del quinto spesso può rappresentare una valida alternativa al prestito finalizzato perché:

  1. Non è limitante nella scelta e nello scopo. È un prestito non finalizzato e potrà quindi permettere di ottenere in unica soluzione e con un dilazionamento di medio/lungo periodo una somma che servirà per diversi scopi. Si riduce così il rischio di sovraindebitamento nel breve periodo.
  2. Non ha costi occulti e anzi, permettendo di presentarsi dal venditore “con i soldi in mano” consente di aumentare il potere contrattuale
  3. È un prestito certo perché garantito. Potendo contare sul meccanismo di garanzia rappresentato dalla trattenuta in busta paga, permette di offrire credito anche ai protestati, ai pignorati e ai cattivi pagatori.

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