Prestiti convenzionati INPS

La Convenzione INPS

PRESTITI IN CONVENZIONE PER
PENSIONATI INPS


L’INPS al fine di tutelare i propri assistiti ha elaborato il testo di una importante Convenzione comunicata con lettera circolare a cui possono liberamente aderire tutte le società finanziarie interessate.

L’adesione alla convenzione comporta l’obbligo di applicare dei tassi di favore ma permette alle società finanziarie convenzionate di ottenere importanti benefici. Questi sono riconducibili a una netta semplificazione della procedura e a una maggiore velocità nell’erogazione del prestito.

La logica della Convenzione è quindi quella di impegnare gli Istituti al rispetto di un livello di tassi sensibilmente inferiori alla media di mercato in cambio di un importante snellimento delle procedure burocratiche e di una velocizzazione della pratica.

Per usare le parole dell’INPS:
“L’iniziativa punta a garantire l’accesso alle risorse da parte dei pensionati, assicurando la massima qualità del servizio e la possibilità di ottenere le migliori condizioni di mercato.”.

La Convenzione, in particolare, consente all’Istituto Finanziario di ottenere online la documentazione necessaria e di notificare con lo stesso mezzo la copia del contratto.

Il testo in PDF della Convenzione INPS è reperibile qui.

I pensionati che si rivolgono a una società finanziaria convenzionata godranno di importanti vantaggi in termini di condizioni applicate, semplificazione della documentazione e tempi di erogazione del prestito.

Per la vostra tranquillità Gruppomoney.it ha da tempo aderito alla Convenzione tramite la nostra società finanziaria mandante: possiamo quindi garantirti tutti i vantaggi.



Vediamo in dettaglio quanto previsto dalla convenzione


Migliori tassi di interesse

Ogni tre mesi Banca d’Italia procede con la rilevazione dei Tassi Effettivi Globali Medi (TEGM) di mercato nel trimestre trascorso distinti per tipologia di prestito. Il tasso TEGM, aumentato di una certa percentuale (più 25% più altri 4 punti) rappresenterà il tasso oltre il quale un prestito si definisce usurario.

Nel caso delle Cessioni del Quinto il tasso viene rilevato per due classi di importo lordo del prestito:

  1. Inferiore a € 5.000 (molto pochi nella realtà)
  2. Superiore a € 5.000

Poiché la quasi totalità dei prestiti con cessione del quinto sono di ammontare superiore a € 5.000 prenderemo in considerazione, per semplicità, solo questa seconda rilevazione.

La formula adottata dalla Convenzione al fine di assicurare condizioni di favore prevede che al tasso medio TEGM di mercato debba essere sottratta una frazione del 33,50% (quindi circa un terzo) e aggiunta una percentuale fissa a copertura del costo assicurativo che dipende dall’età del pensionato.

Il risultato è un tasso soglia sensibilmente inferiore alla media del mercato, che gli Istituti Finanziari non possono oltrepassare.


Documentazione semplificata

La seconda buona notizia che sicuramente avrai modo di apprezzare è che la Dichiarazione di Quota Cedibile che, ricordiamo, è il documento INPS che certifica la rata massima addebitabile sulla pensione, viene ora messa a disposizione degli Istituti Convenzionati attraverso un comodissimo collegamento telematico e non dovrà più essere fornito dal pensionato.

Se consideriamo che mediante il PIN puoi scaricare dalla tua area personale del sito la documentazione completa di reddito (modelli CUD, ObisM e cedolini pensione) questo significa che per te sono finiti i tempi delle code allo sportello! Potrai richiedere il prestito comodamente da casa tua presentandoci solo copia dei documenti personali.



Tempi di erogazione ridotti

La terza buona notizia riguarda l’iter burocratico per l’erogazione del prestito.

Per legge una copia del contratto firmata dal cliente deve essere notificata a INPS per la “messa in quota” della rata ossia l’addebito della stessa sulla pensione.

Di norma la notifica del contratto avviene in forma cartacea mediante raccomandata e questo ha sempre causato inevitabili ritardi dovuti alla preparazione del plico, alla spedizione dello stesso fino al suo arrivo – finalmente – sulla scrivania giusta.

Non è ancora finita: dopo aver ricevuto la notifica, l’INPS era tenuta a rispondere con lo stesso mezzo (per posta) mediante il rilascio dell’Atto di Benestare (un nulla-osta definitivo) che permetteva infine di liquidare la pratica.

La Convenzione INPS ha azzerato tutto questo: le Banche e le Società Finanziarie Convenzionate dispongono ora di un apposito collegamento telematico che permette di notificare on-line la pratica e di ricevere tramite lo stesso mezzo l’Atto di Benestare. Tutto in tempo reale e senza momenti morti.

Avvertenza pensionati Ex INPDAP, Ex IPOST, Ex ENPALS
In virtù della quasi completata integrazione di altri Istituti Pensionistici nella cosiddetta SuperINPS anche i pensionati delle ormai scomparse INPDAP e IPOST potranno beneficiare di quanto disposto dalla Convenzione.

I pensionati ENPALS, invece, potranno invece usufruire solamente dei tassi di interesse convenzionati mentre per gli snellimenti operativi occorrerà attendere l’ormai prossima integrazione completa dell’Ente in INPS.

Se sei un pensionato amministrato dall’INPS (quindi anche ex INPDAP, ex IPOST ed ex ENPALS) controlla che la società finanziaria a cui decidi di rivolgerti abbia aderito alla Convenzione. Questo ti garantirà solo vantaggi: un iter semplice e veloce e condizioni di sicuro interesse.

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